Teatro

Il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere festeggia i primi dieci anni di vita

Teatro in carcere
Teatro in carcere

Per l’occasione, accesso libero ai materiali della diretta Zoom per il XXI Convegno internazionale “Dialoghi tra pedagogia, teatro e carcere”

Fu fondato a Urbania il 15 e 16 gennaio 2011, ed oggi riunisce oltre cinquanta esperienze da 15 regioni italiane, è stato riconosciuto come buona pratica dall’International Theatre Institute dell’Unesco ed ha collaborato all’istituzione dell’International Network Theatre in Prison nel 2019: il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere raggiunge dieci anni di vita, e in segno di condivisione pubblica in libero accesso su questo indirizzo la diretta Zoom e diversi materiali multimediali relativi al XXI Convegno internazionale organizzato online dalla rivista “Catarsi-Teatri delle diversità” con il titolo “Dialoghi tra 
pedagogia, teatro e carcere” (29-31 ottobre 2020).

Teatro senza limiti

Ed è di pochi giorni fa, sabato 16 gennaio, la notizia del Primo Premio del Ministero dell'Interno di Madrid per lo spettacolo Al limite, rappresentato un anno fa dai detenuti del carcere di Las Palmas (Gran Canarie) a conclusione di un progetto dedicato alla genitorialità positiva in carcere, grazie all’Associazione Hestia, all’Università di Las Palmas e alla collaborazione dell’Associazione Voci Erranti operante nel carcere di Saluzzo (Cuneo), diretta da Grazia Isoardi, tra gli organismi fondatori del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere. 

Uno spettacolo in cui la musica espressionista/d'avanguardia rende l'ambientazione inquietante e futuristica, prima della conclusione verdiana, e dove ogni attore trova il suo momento di rilievo, alla ricerca del confine fra pianto e riso, cielo e mare, rabbia e risentimento, bene e male.

“Al limite”, nel carcere di Las Palmas (Gran Canarie)

 

Il Coordinamento è presieduto da Vito Minoia, esperto di Teatro educativo inclusivo all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e direttore della Rivista di Educazione e Formazione “Cercare-carcere anagramma di” che affianca dal 2017 la rivista-madre “Catarsi-teatri delle diversità” fondata nel 1996 con Emilio Pozzi e la partecipazione significativa di Claudio Meldolesi. 

Il Gruppo di Progettazione è costituito inoltre da Grazia Isoardi, Ivana Conte (Associazione nazionale Agita), Gianfranco Pedullà (Teatro Popolare d’Arte), Valeria Ottolenghi (Associazione nazionale critici di teatro), Michalis Traitsis (Balamòs Teatro) e Valentina Venturini (Università Roma Tre).

Tra le prossime attività, segnaliamo la Giornata-evento dedicata alla VII edizione della Rassegna/Festival nazionale “Destini Incrociati”, in programma a Roma nella prossima Primavera (per la data in via di definizione, seguire la pagina Facebook Coordinamento nazionale teatro in carcere). 
Il CNTiC inoltre richiama l’attenzione, già ripetutamente richiesta agli Stati membri da parte del Consiglio d’Europa per i Diritti Umani, affinché siano adottate misure che non comprimano i diritti fondamentali di detenute e detenuti nel momento di contrasto alla diffusione del Covid-19, entrato in molti istituti di pena (ricordiamo a riguardo anche le varie iniziative a favore della priorità di vaccinazione in carcere).